SCULPTURES Work in Progress
Tramite l’impronta della materia, lo sguardo tattile, attraversa la geografia dei cromatismi, luminescenze e buio, il nostro “viaggiare erratico” oltrepassa il semplice andare del nomade, perché diviene un transitare che resta nel mezzo delle contraddizioni, le comprende e da esse riparte ancora, per vedere, come sempre nuovo, il mondo intorno a noi e dentro di noi.
Un viaggiare che conduce l’interlocutore a riflessioni pluri-sensoriali, nel tentativo di destarlo dal torpore dello sguardo.
Luce e buio, assenza e presenza, pieno e vuoto, si fondono in osmotica coesione, traducendosi in presenze, moti dell’animo.
Le singole parti caratterizzanti comunicano tra loro in un continuo divenire, narrando in progress l’estetica della forma e del linguaggio.
È dunque dall’Impermanenza che si vola non solo nello spazio ma anche nel tempo: è il Tempo del Transitorio.
Volo Pindarico, attraverso gli elementi naturali, lirica di un coro che inneggia con odi… attraversamenti della materia con la materia, tra superficie e spazio, rincorrendosi dal bidimensionale al tridimensionale evocano si inoltrano, orientandosi e disorientandosi in itineris.
Interazioni inanellate da connessioni fluttuanti, opere dalle multiple scenografie sono esse stesse quel “Qualcosa” del transitorio che viene o può esser visto.
“Noi siamo, allora, campi o luoghi di nullità, piuttosto che sostanze personali”, siamo solo un punto di vista possibile che le incontra.
Nella continua metamorfosi del riconoscibile, il Tempo si stratifica e il viaggiare fluttuante nel molteplice ci fa risalire con un sestante al gioco di equilibri imprevedibili, a tempi trasversali, a luoghi della coscienza anch’essi transitori.
Nelle composizioni tridimensionali, il transitorio si materializza nella forza simbolica del Volo Pindarico attraverso forme che cifrano il vuoto e ne raccolgono l’essenza: presenza-assenza della leggerezza.
Nei nostri istanti personali di lettura delle opere, distinguiamo anche il valore del rigore artistico: l’onestà della ricerca sulle impronte dell’Anima lasciate in uno spazio erratico.
Tramite l’impronta della materia, lo sguardo tattile, attraversa la geografia dei cromatismi, luminescenze e buio, il nostro “viaggiare erratico” oltrepassa il semplice andare del nomade, perché diviene un transitare che resta nel mezzo delle contraddizioni, le comprende e da esse riparte ancora, per vedere, come sempre nuovo, il mondo intorno a noi e dentro di noi.
Un viaggiare che conduce l’interlocutore a riflessioni pluri-sensoriali, nel tentativo di destarlo dal torpore dello sguardo.
Luce e buio, assenza e presenza, pieno e vuoto, si fondono in osmotica coesione, traducendosi in presenze, moti dell’animo.
Le singole parti caratterizzanti comunicano tra loro in un continuo divenire, narrando in progress l’estetica della forma e del linguaggio.
È dunque dall’Impermanenza che si vola non solo nello spazio ma anche nel tempo: è il Tempo del Transitorio.
Volo Pindarico, attraverso gli elementi naturali, lirica di un coro che inneggia con odi… attraversamenti della materia con la materia, tra superficie e spazio, rincorrendosi dal bidimensionale al tridimensionale evocano si inoltrano, orientandosi e disorientandosi in itineris.
Interazioni inanellate da connessioni fluttuanti, opere dalle multiple scenografie sono esse stesse quel “Qualcosa” del transitorio che viene o può esser visto.
“Noi siamo, allora, campi o luoghi di nullità, piuttosto che sostanze personali”, siamo solo un punto di vista possibile che le incontra.
Nella continua metamorfosi del riconoscibile, il Tempo si stratifica e il viaggiare fluttuante nel molteplice ci fa risalire con un sestante al gioco di equilibri imprevedibili, a tempi trasversali, a luoghi della coscienza anch’essi transitori.
Nelle composizioni tridimensionali, il transitorio si materializza nella forza simbolica del Volo Pindarico attraverso forme che cifrano il vuoto e ne raccolgono l’essenza: presenza-assenza della leggerezza.
Nei nostri istanti personali di lettura delle opere, distinguiamo anche il valore del rigore artistico: l’onestà della ricerca sulle impronte dell’Anima lasciate in uno spazio erratico.
Works from the 2000/….
Works from the 1980/1990
SKETCHES IN PROGRESS