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Magazine Insight “La Cultura dell’Altro“

LA GENESI DI INSIGHT

I Territori della Grafica nasce nel 2008, l’idea è maturata nel corso degli anni dedicati a questo lavoro straordinario che è l’insegnamento, che racchiude in se una serie di componenti uniche e allo stesso tempo imprescindibili: creatività, comunicazione, fantasia, psicologia rispetto, fermezza, tolleranza, professionalità, sapienza, eclettismo, rinnovamento e perché no “amore”

Quante intelligenze creative ho visto passare e perdersi senza lasciare traccia di sé, individui buttati in pasto ad un mondo cinico e non sempre attento al rispetto delle singole individualità.

Un mondo dove quasi sempre tutto è il contrario di tutto, ed ognuno si sente il depositario della verità nei vari campi esistenziali, senza pensare che proprio dalla diversità, sia questa culturale o di altro genere, si dovrebbe partire per arrivare al dialogo, al confronto, alla collaborazione, per crescere nel rispetto reciproco.

“Ho sempre pensato alla formazione dell’individuo, come un laboratorio dei saperi, territorio più complesso della gran comunicazione, luogo aperto d’incontro, scambio e circolazione d’idee“.

E proprio all’interno di questo laboratorio e nata insieme ad alcuni studenti l’idea di concretizzare materialmente lo spazio dell’esperienza, l’idea del magazine oltre che rivista o periodico, racchiude in se anche il significato di deposito, magazzino.

Ecco appunto un deposito, un luogo fisico, un contenitore dove trattenere riflessioni, idee, informazioni, percorsi operativi, luogo di dibattito e di spunto creativo, deposito di memorie e memoria al tempo stesso di un linguaggio che muta si evolve, interagisce con la contemporaneità diventandone interlocutore e registrandone i mutamenti al tempo stesso.

La nostra più che una redazione vuole essere un laboratorio di menti creative, depositarie del passato, testimoni del presente, ma in particolar modo artefici del futuro.

Man mano il nostro spazio ha assunto una sua conformazione, il territorio ha preso forma strutturandosi e delineandosi.

L’obbiettivo primario è sempre stato quello di presentare via via, una panoramica e allo stesso tempo un confronto nel campo della produzione grafica, settore in continua evoluzione e trasformazione e in particolare mettere in atto un osservatorio sul mondo della comunicazione visiva, partendo dalla formazione dei futuri creativi e comunicativi di domani, ma attraversando e allo stesso tempo coinvolgendo i diversi processi di produzione, fruizione e consumo dell’immagine.

Ma anche, ed in particolare, un’area dove gli studenti che si impegnano con professionalità e dedizione, possano avere una vetrina per autopromuoversi e confrontarsi, attraverso appositi spazi a loro dedicati, ma anche rubriche riservate al settore, recensioni di mostre, concorsi, tesi che molte volte, pur meritevoli di pubblicazione, finiscono abbandonate su scaffali impolverati.

Ho sempre pensato e sostenuto, che all’interno della produzione e della ricerca, sia nell’ambito formativo prima e nel campo professionale poi, siano di vitale importanza la presa di coscienza dell’evoluzione dei metodi di elaborazione ed espansione del processo creativo.

E allora … considero rilevante guardare con attenzione a tutte quelle menti creative siano questi studenti, docenti o professionisti del settore, per far conoscere, potenziare ed incentivare, la ricchezza e l’energia che realmente abbiamo, ma che con molta fatica e troppo spesso con poca attenzione, da parte di chi dovrebbe, sostiene e valorizza.

Un magazine come punto d’incontro che dia voce e spazio a tutte quelle molteplici professionalità e singole individualità, che vogliano cooperare insieme al fine di sostenere e contribuire alla crescita e alla vita futura di questo spazio comunicativo e divulgativo.

Abbiamo pensato al nostro magazine come una struttura aperta un work in progress in continua evoluzione e trasformazione, uno spazio che metta in circolo saperi e sapori della Grafica.

Mi auguro che questa mia scommessa sia sostenuta e consolidata, attraverso l’aggregazione di quanti abbiano a cuore la cultura dei saperi al fine di divulgare quel patrimonio di esperienze e di conoscenze, che sono state, ma che devono essere ancor più oggi, la ricchezza, l’energia, il motore trainante del nostro bel paese e della nostra Istituzione.

                                                                                                                                                                                                                                                                           Enrico Pusceddu

LA GENESI DI INSIGHT

I Territori della Grafica nasce nel 2008, l’idea è maturata nel corso degli anni dedicati a questo lavoro straordinario che è l’insegnamento, che racchiude in se una serie di componenti uniche e allo stesso tempo imprescindibili: creatività, comunicazione, fantasia, psicologia rispetto, fermezza, tolleranza, professionalità, sapienza, eclettismo, rinnovamento e perché no “amore”

Quante intelligenze creative ho visto passare e perdersi senza lasciare traccia di sé, individui buttati in pasto ad un mondo cinico e non sempre attento al rispetto delle singole individualità.

Un mondo dove quasi sempre tutto è il contrario di tutto, ed ognuno si sente il depositario della verità nei vari campi esistenziali, senza pensare che proprio dalla diversità, sia questa culturale o di altro genere, si dovrebbe partire per arrivare al dialogo, al confronto, alla collaborazione, per crescere nel rispetto reciproco.

“Ho sempre pensato alla formazione dell’individuo, come un laboratorio dei saperi, territorio più complesso della gran comunicazione, luogo aperto d’incontro, scambio e circolazione d’idee“.

E proprio all’interno di questo laboratorio e nata insieme ad alcuni studenti l’idea di concretizzare materialmente lo spazio dell’esperienza, l’idea del magazine oltre che rivista o periodico, racchiude in se anche il significato di deposito, magazzino.

Ecco appunto un deposito, un luogo fisico, un contenitore dove trattenere riflessioni, idee, informazioni, percorsi operativi, luogo di dibattito e di spunto creativo, deposito di memorie e memoria al tempo stesso di un linguaggio che muta si evolve, interagisce con la contemporaneità diventandone interlocutore e registrandone i mutamenti al tempo stesso.

La nostra più che una redazione vuole essere un laboratorio di menti creative, depositarie del passato, testimoni del presente, ma in particolar modo artefici del futuro.

Man mano il nostro spazio ha assunto una sua conformazione, il territorio ha preso forma strutturandosi e delineandosi.

L’obbiettivo primario è sempre stato quello di presentare via via, una panoramica e allo stesso tempo un confronto nel campo della produzione grafica, settore in continua evoluzione e trasformazione e in particolare mettere in atto un osservatorio sul mondo della comunicazione visiva, partendo dalla formazione dei futuri creativi e comunicativi di domani, ma attraversando e allo stesso tempo coinvolgendo i diversi processi di produzione, fruizione e consumo dell’immagine.

Ma anche, ed in particolare, un’area dove gli studenti che si impegnano con professionalità e dedizione, possano avere una vetrina per autopromuoversi e confrontarsi, attraverso appositi spazi a loro dedicati, ma anche rubriche riservate al settore, recensioni di mostre, concorsi, tesi che molte volte, pur meritevoli di pubblicazione, finiscono abbandonate su scaffali impolverati.

Ho sempre pensato e sostenuto, che all’interno della produzione e della ricerca, sia nell’ambito formativo prima e nel campo professionale poi, siano di vitale importanza la presa di coscienza dell’evoluzione dei metodi di elaborazione ed espansione del processo creativo.

E allora … considero rilevante guardare con attenzione a tutte quelle menti creative siano questi studenti, docenti o professionisti del settore, per far conoscere, potenziare ed incentivare, la ricchezza e l’energia che realmente abbiamo, ma che con molta fatica e troppo spesso con poca attenzione, da parte di chi dovrebbe, sostiene e valorizza.

Un magazine come punto d’incontro che dia voce e spazio a tutte quelle molteplici professionalità e singole individualità, che vogliano cooperare insieme al fine di sostenere e contribuire alla crescita e alla vita futura di questo spazio comunicativo e divulgativo.

Abbiamo pensato al nostro magazine come una struttura aperta un work in progress in continua evoluzione e trasformazione, uno spazio che metta in circolo saperi e sapori della Grafica.

Mi auguro che questa mia scommessa sia sostenuta e consolidata, attraverso l’aggregazione di quanti abbiano a cuore la cultura dei saperi al fine di divulgare quel patrimonio di esperienze e di conoscenze, che sono state, ma che devono essere ancor più oggi, la ricchezza, l’energia, il motore trainante del nostro bel paese e della nostra Istituzione.

                                                                                                                                                                                                                                                                           Enrico Pusceddu

PRESENTAZIONI INSIGHT 

MAGAZINE n°.0

“I TERRITORI DELLA GRAFICA“ 

STRATIFICAZIONE DEI SAPERI

Il n.0 del magazine “I Territori della grafica”, frutto del progetto di produzione artistica, a cura del Prof. Enrico Pusceddu che vuole essere … materialmente uno spazio d’esperienza e di condivisione.

L’idea del magazine racchiude in sé anche il significato di memoria, stratificazioni di saperi, interconnessioni fluttuanti nell’ambito della comunicazione visiva colte da diverse angolazioni.

Allo stesso tempo un deposito, un luogo fisico, un contenitore dove trattenere riflessioni, idee, informazioni, percorsi operativi, luogo di dibattito e di spunto creativo, deposito di memorie e memoria al tempo stesso di un linguaggio che muta, si evolve, interagisce con la contemporaneità diventandone interlocutore e registrandone, al tempo stesso, i mutamenti.

Abbiamo pensato al nostro magazine, insieme con gli studenti artefici della redazione, come una struttura aperta, un work in progress in continua evoluzione e trasformazione, uno spazio che metta in circolo saperi e sapori all’interno della comunicazione visiva.

Ci auguriamo che questa nostra scommessa sia sostenuta e consolidata, attraverso l’aggregazione di quanti abbiano a cuore la cultura dei saperi, vogliano aggregarsi e collaborare a questa comunità creativa.

                                                Enrico Pusceddu

MAGAZINE n°.1

 “I TERRITORI DELLA GRAFICA“

 CREATTIVAMENTE

Un nuovo viaggio, nuovi incontri, nuove sensazioni, emozioni, saperi e sapori da raccontare, dividere, con chi voglia imbarcarsi con vele sagaci verso nuovi o vecchi territori, percorsi da esplorare, condividere, vivere e rivivere.

Alcuni compagni di viaggio ci hanno lasciato, molti altri si sono aggiunti in questa scommessa che continua, con lo stesso spirito con cui è iniziata, il confronto, il dialogo, donare e ricevere, riflettere e riflettersi, evolversi, trasformarsi, mettendo via via in progress un osservatorio sul mondo della comunicazione visiva.

Ma anche ed in particolare, un contributo per dirla alla Zarathustra “A voi ebbri d’enigmi, amanti del crepuscolo. Voi cercatori, voi tentatori e voi tutti che con accorte vele v’imbarcate per mari inesplorati! Oh, voi tutti che amate gli enigmi”.

Il mistero della mente, gli approcci al pensiero creativo, il rapporto tra creatività e lavoro, il tema che abbiamo scelto quest’anno ci ha dato modo di confrontarci con molteplici esperienze, ricche di contenuti e valori diversi, tutte egualmente interessanti.

Si è cercato di produrre, ideare, causare, provocare in ogni situazione la giusta scintilla per accendere il pensiero creativo, ma allo stesso tempo analizzare e valutare, come creatività e lavoro debbano coesistere in un felice e prezioso connubio, senza il quale aridità e ripetitività, diventano i presupposti di un qualunquismo comunicativo e culturale.

                                                   Enrico Pusceddu

 

MAGAZINE n°.2

INSIGHT

“I TERRITORI DELLA GRAFICA“

L’INTUIZIONE FELICE

Il n.2, della pubblicazione periodica Insight “I Territori della Grafica”.

Insight (intuito, penetrazione, capacità d’osservazione, riuscire a vedere a fondo, vedere dentro, comprendere a fondo) sono solo alcune tra le tante definizioni tratte dai dizionari di inglese – Italiano.

Precisamente: l’insight da intendersi come l’eureka, l’intuizione felice, si può considerare a torto o a ragione, un aspetto essenziale della creatività. La rivelazione che riconfigura improvvisamente elementi già disponibili estraendone un senso nuovo, da qui la scelta di impiegarlo come marchio per la nostra nuova identità.

“L’intuizione” che un dato ambientale o il modo in cui uno stimolo viene attivato possono influire su un modo di fare, orientarlo, rafforzarlo e in molti casi anche determinarlo. Ognuno di noi vede le cose e il mondo in maniera diversa e, a volte, un’idea improvvisa (un insight) può cambiare tutto quanto e dare nuovi stimoli.

Un ringraziamento particolare va a tutte quelle persone interne ed esterne, che hanno animato tra tante difficoltà i nostri percorsi, le quali hanno messo da parte i propri imperativi per lasciare spazio alla riflessione, alla conoscenza, alla condivisione, al dibattito contribuendo alla riuscita di un fine comune che ci ha consentito di uscire con questo nuovo numero.

                                                    Enrico Pusceddu

MAGAZINE n°.3

 INSIGHT

“I TERRITORI DELLA GRAFICA“

 GLOBALIZZAZIONE E INTERCULTURA

In questo nuovo numero troverete una piccola novità: un Focus di approfondimento, nel quale abbiamo posto l’accento sui territori e le forme della comunicazione, in riferimento a concetti come “intercultura e globalizzazione – diversità e arricchimento”, analizzando e confrontandoci con identità culturali e professionali diverse, nell’ambito della comunicazione visiva.

Il difficile problema della contemporaneità consiste nel mettere insieme il particolare e l’universale, il locale e il globale, evitando, al contempo, che l’universalità si traduca in omologazione totalitaria, con la conseguente riduzione delle varietà di forme di vita e di cultura.

Intelligenze, saperi e linguaggi, sono la legittima difesa della particolarità, ma è indispensabile evitare il rischio del localismo, del culto esasperato delle radici, in quella ossessione identitaria, causa di violente divisioni, di conflitti e discriminazioni, in cui l’identità degli altri risulta fissata in stereotipi ai quali si attribuiscono, quasi sempre, carattere di fissità e negatività.

La nostra vera meta è quella di percorrere un viaggio insieme a quanti, nostri interlocutori, ognuno artefice del proprio percorso, si è reso disponibile a condividere la passione, le proprie esperienze, i propri saperi, con la consapevolezza che non è tanto importante raggiungere presto il traguardo, bensì è il viaggio stesso che abbiamo percorso insieme che ci ha arricchito.

                                                   Enrico Pusceddu

MAGAZINE n°.4

INSIGHT 

“I TERRITORI DELLA GRAFICA“

 GAME / PLAY

Siamo entrati come in molti sostengono, in una nuova era, l’era ludica, i giochi sono sempre di più il mezzo di definizione di questo secolo.

Nello specifico Il gioco come sistema di pensiero in grado d’imporre una logica alternativa

Tanti sono i concetti e gli argomenti presi in esame, storici, mediali, progettuali, rituali organizzativi, disciplinari, educativi, mettendo in evidenza a seconda delle diverse prospettive di analisi i diversi fattori che, nel particolare, ne caratterizzano i suoi molteplici volti, evidenziando come sia difficile descriverlo e comprenderlo con consapevolezza e senza pregiudizi.

Il suo carattere metaforico e metacomunicativo fluttua tra reale e virtuale, riportando in superficie rituali e culti del passato, paidia e ludus si susseguono nella consapevolezza di una diversa realtà circoscritta entro certi limiti spazio-temporali, trasformando il gioco in luogo e momento specifico e profondo, dell’essere umano, riflettendone al suo interno tutta la profondità culturale e l’inesauribile creatività.

Il gioco è esplorazione, condivisione, interazione con l’altro, in modo particolare uno degli aspetti più interessanti cui bisogna mirare è il ritorno alla sua funzione originaria: la funzione sociale del gioco, mettere insieme persone, farle conoscere e relazionare, riunirle in un’interattiva circolazione di senso, ascolto, sguardo, esperienza individuale e collettiva.

                                                     Enrico Pusceddu

MAGAZINE n°.5

INSIGHT

“I TERRITORI DELLA GRAFICA“

 IL VIAGGIO COME METAFORA

Lo “spazio dell’esperienza”, da intendersi come viaggio, analisi, studio e riflessione sulla conoscenza del proprio e dell’altrui lavoro, diviene in questo nuovo numero l’espediente per instaurare connessioni sul concetto di viaggio come metafora.

Amo pensare al viaggio come metafora di conoscenza, ricerca ed esplorazione, tessere esperienze diverse, l’io individuale e i compagni di viaggio.

Le forme del viaggio sono diverse e variamente articolate, infiniti itinerari da elaborare che tracciano mappe del nostro vissuto, creando proiezioni di noi stessi, atteggiamenti mentali e culturali, modi diversi di guardare il mondo dentro e fuori di noi.

Il viaggio, diviene strumento di esplorazione tra diversi itinerari, con l’intento trasversalmente formativo, che si carica di obiettivi diversi, fatto per comprendere, studiare, osservare e sapere.

E allora… farsi attraversare da conoscenze ed esperienze che depositano dentro di noi tracce da seguire, analizzare e approfondire, espressioni mentali e culturali, atte a provocare un processo di rigenerazione… la pagina bianca diviene lo spazio ottico, mentale e culturale, sulla quale s’imprimono, tra parole e immagini, le nostre esperienze di viaggio: tra passione, creatività, ricerca, condividendo e sperimentando punti di vista.

                                                    Enrico Pusceddu

MAGAZINE n°.6

 INSIGHT 

“I TERRITORI DELLA GRAFICA“

OPPOSTI

Una nuova uscita che ci guida in un universo fatto di ambivalenze, di segreti, di corrispondenze, di convivenza degli opposti, di reversibilità e infine di eccedenze.

E allora … ancora una volta il fascino di un nuovo inizio, l’aurorale ripresa di contatto con la vita sensibile, la fluidità del risvegliarsi e riabbeverarsi alla fonte del senso autoctono del mondo della vita. Il tutto tramite l’energico richiamo ad appropriarsi dell’esistenza e a inverare in una prassi coerente la misura dell’umana libertà.

Il fiume del mondo scorre per l’intimo motore degli opposti di cui vive; sembrerebbe chiaro, eppure gli opposti sono uno dei paradossi più complicati.

L’apparenza non è il livello ultimo del reale e gli opposti devono dipendere da un nesso che li contiene.

Nell’armonia degli opposti: saper stare pienamente qui ed ora, senza perdere la coscienza dell’eterno presente, il particolare e il generale, l’individuale e il collettivo, l’io e l’umanità, tutte facce di una stessa realtà.

“L’identità cede il posto a “unità “perché è opportuno, in primo luogo, correggere l’idea di una relazione simmetrica (uguali e opposti) indicandone la fondamentale asimmetria, e in secondo luogo, l’interdipendenza o complementarità in una relazione di reciprocità nella quale gli opposti si fondono nell’unità d’identità”.

                                                    Enrico Pusceddu

MAGAZINE n°.7

 INSIGHT

“I TERRITORI DELLA GRAFICA“

TRASFORMISMI E IDENTITÀ 

All’interno di questa nuova uscita,  assumendo come ipotesi generale l’esistenza dell’individuo e il suo operare nella società, si è indagato in maniera trasversale su alcuni aspetti che s’interrogano sul dualismo “trasformismo e identità”.

Oggi più che mai contrassegnano l’agire umano, affrontando diverse tematiche e situazioni, riconducibili a connessioni e interazioni che si stanno sempre più instaurando nell’ambito comunicativo, sociale ed esistenziale.

Gli ultimi decenni sono stati contrassegnati da una straordinaria e massiccia accelerazione dell’innovazione tecnologica nell’ambito comunicativo.

Sempre più l’innovazione e il computer unificano i media e modificano vari linguaggi comunicativi in diversi settori e campi paradigmatici di appartenenza.

Questo fenomeno ci porta inevitabilmente a riflettere sull’identità, il valore e l’uso dell’informazione.

Ricercare, analizzare, esplorare significa imparare a vedere con occhi nuovi, ascoltare il racconto dei luoghi che circondano la strada che percorriamo.

“Noi oggi, abbiamo molta conoscenza ma poca comprensione “

                                                   Enrico Pusceddu

MAGAZINE n°.8

 INSIGHT

“LA CULTURA DELL’ALTRO“

TRA SACRO E PROFANO

Metaforicamente, tornare indietro nel tempo a bordo di una carrozza dorata, che gira, gira vorticosamente nella continua e frenetica giostra della vita.

Il tempo incede tra flashback e flashforward, tra sacralità e profanazione di sensi, valori, persone e ambiente.

Sappiamo bene che c’è una sostanziale differenza tra sacro e profano, in molti casi si paga a caro prezzo la loro limitata consapevolezza e conoscenza, compromettendo, molti aspetti caratterizzanti della nostra vita che definirei più che mai “una cosa sacra e seria non banale”.

Da dove parte il rischio? La realtà oggettiva, obiettivamente, in questo preciso momento storico non è delle migliori.

E non è un caso se la tematica di riferimento, che caratterizza questa nuova uscita, “Tra Sacro e Profano” ben delinea questo attuale e transitorio periodo storico che stiamo affrontando, nel quale si susseguono trasmutazioni imminenti, cambiamenti lavorativi, sociali, relazionali, comunicativi, esistenziali, che stanno variando sostanzialmente la nostra vita.

Il viaggio chiamato vita è molto duro, ma se saputo gestire sacralmente con ascolto, discernimento, passione, sentimento e amore, è un viaggio fantastico.

                                                     Enrico Pusceddu

MAGAZINE n°.9

 INSIGHT

“LA CULTURA DELL’ALTRO“ 

MONDO REALE E MONDO VIRTUALE

In questa nuova uscita, l’obiettivo che ci si è preposto è di indagare su una relazione, sempre più attuale e in molte situazioni contraddittoria, “mondo reale e mondo virtuale”, riflettendo e condividendone punti di vista interdipendenti.

Mondo reale e mondo virtuale, due orientamenti contrastanti, in alcuni frangenti paralleli, in altri, opposti in un vorticoso ritmo frenetico che in molte situazioni annulla la nostra percezione spazio-temporale del qui e ora.

Nel nostro fluire il tempo quotidiano, c’è qualcosa di veramente incompatibile con la superficialità e in molti casi l’insensatezza, nell’affrontare gli eventi che si susseguono incessantemente in un tempo ricco di mutamenti e trasformazioni.

Il vivere consciamente la realtà è una cosa seria e difficile, ci sono opposizioni e difficoltà che vanno affrontate con una sapiente e congrua gestione, a vari livelli, degli espedienti e degli strumenti a supporto, tra cui la tecnologia e la rete.

Il progresso tecnologico è importante e valido, se sapientemente indirizzato e attuato. Il suo contributo va gestito in maniera appropriata e ben organizzata. Nel duplice apporto, reale e virtuale, non si può prescindere dalla concretezza dell’essere.

Arriva sempre un momento nel quale è necessario fermarsi per riflettere e interrogarsi sul dove stiamo andando? Dove ci porta esteriormente e interiormente la condotta del nostro operare?

                                                 Enrico Pusceddu

MAGAZINE

n°.10

 INSIGHT

“LA CULTURA DELL’ALTRO“ 

MEMORARE

In questo nuovo numero ci si è posto l’obiettivo, creando come nello stile di Insight “La cultura dell’altro “, una molteplicità di punti di vista a trecentosessanta gradi sulla forza della memoria personale e collettiva.

Il tutto sotto vari aspetti e contesti: culturali, storici, artistici, esistenziali, sociali, politici, filosofici, psicologici, formativi, lavorativi, letterari, relazionali e … tanto altro.

In particolare, Il termine Memorare (Ricordati in latino), mette in risalto la potenza narrativa che il ricordo vissuto, scritto, narrato o rappresentato acquista.

Portare fuori quel qualcosa di personale che appartiene al passato, a luoghi, situazioni, intrecci individuali e collettivi, a tumulti e silenzi, rituali e consuetudini sociali, condividendo: esperienze, conoscenze e relazioni, che non possono che arricchire e allo stesso tempo far riflettere e comprendere al meglio quel bagaglio inestimabile che nutre ciascuno di noi.

Ma anche per non far cadere nell’oblio la testimonianza di un recente o lontano passato ripescandola dal proprio cassetto della memoria.

Parola dopo parola, articolo dopo articolo l’intento di questo nuovo numero e di fare luce, in alcuni casi e riappropriarsi in altri, a qualcosa che sottende in maniera avvincente e alquanto misteriosa, allo spazio-tempo che ci caratterizza in diverse contesti, congiunture, e vite, ma soprattutto nel tentativo di descrivere per gradi l’atmosfera che si respirava e si respira, durante i momenti di transizione, quando il cambiamento è già avviato.

                                                 Enrico Pusceddu

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